FAQ

1. Cos’è accaduto a Banca Network Investimenti S.p.A. (BNI)?


Con Decreto Ministeriale del 16 luglio 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 232 del 4 ottobre 2012) BNI è stata assoggettata alla Procedura di liquidazione coatta amministrativa, vale a dire è in corso una specifica procedura concorsuale prevista dalla legge (Testo Unico Bancario e Legge Fallimentare) per la tutela dei diritti di tutti i creditori.


2. Dove ha sede la Procedura e come contattarla?


Sino alla fine di gennaio 2013 l’attività è proseguita nella sede della società in L.C.A. in Milano, Via Lepetit 8/10. La Procedura si è recentemente trasferita nell’ufficio di Milano, Piazzetta Guastalla n. 1. Il trasloco ha comportato la temporanea cessazione del collegamento telefonico ed e-mail. La piena funzionalità dei predetti sarà ripristinata entro metà febbraio 2013. Per comunicare con la procedura si consiglia di indirizzare una e-mail all’indirizzo: liquidazionecoattaamministrativa@bancanetwork.it  ovvero inoltrare una raccomandata A.R. a: BNI in liquidazione coatta amministrativa, Piazzetta Guastalla n. 1 – 20122 MILANO.


3. I correntisti perderanno i loro soldi?


No, per importi fino a € 100.000,00. Grazie all’intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, al quale Banca Network Investimenti aderiva, i correntisti possono essere rimborsati per i depositi che ammontino fino a € 100.000,00. I titolari hanno ricevuto gli avvisi e le modalità per riscuotere le somme. A dicembre 2012 risultano rimborsate più del 90% delle somme. Chi non avesse ricevuto la comunicazione, ovvero l’avesse smarrita può inoltrare alla procedura una raccomandata A.R. I creditori per somme maggiori hanno ricevuto il rimborso fino a € 100.000,00 e verranno insinuati al passivo per il residuo.


4. I titolari di depositi titoli subiranno conseguenze?


I tempi per la restituzione dei depositi titoli in custodia ed amministrazione presso Banca Network Investimenti in L.C.A. purtroppo non possono essere brevi. Si è attivato ogni possibile sforzo per accelerare le restituzioni che in gran parte sono state già effettuate. Tuttavia numerosi depositanti non hanno ancora inviato alcuna richiesta di restituzione. Chi non avesse formulato la propria, è invitato a farlo, nel suo interesse, nel più breve tempo possibile, compilando il modulo di richiesta trasferimento titoli  Modulo Trasferimento Titoli  ed avendo cura di indicare il numero di deposito titoli presso l’intermediario ricevente, il codice IBAN del conto corrente collegato ed il regime fiscale.


5. E gli altri creditori?


Si applicano le regole della verifica del passivo (1) per cui i creditori possono chiedere il riconoscimento delle loro ragioni tramite raccomandata A.R. da inoltrare agli uffici della Procedura  (il riferimento normativo è l’art. 86 n. 5 del Testo Unico Bancario).


(1) Nota:Per Stato Passivo si intende un elenco di tutti i debiti accertati alla data del 18 luglio 2012, che è in corso di predisposizione da parte dei Commissari Liquidatori


6. Fino a quando si possono far valere i crediti?


I termini sono due:



  • “tempestivamente”: entro 60 giorni dal 4 ottobre 2012 (ma la norma è interpretata a favore dei creditori, nel senso che è possibile richiedere l’ammissione fino al deposito dello Stato Passivo);

  • “tardivamente”: ai sensi dell’art. 89 T.U.B. con insinuazione a mezzo di un legale in data successiva al deposito dello stato passivo e fino all’esecuzione dell’ultima ripartizione di somme ai creditori.

 7. Quando verrà depositato lo Stato Passivo?


Lo Stato Passivo è in corso di formazione e il suo deposito sarà possibile non appena ultimato l’esame delle numerose e complesse posizioni dei singoli creditori. I creditori esclusi riceveranno una comunicazione tramite raccomandata A.R.


8. Quando verranno pagati i creditori?


Sarà possibile formulare previsioni solo dopo che lo stato passivo sia divenuto definitivo. Non sarà necessario che i creditori sollecitino il pagamento: la legge prevede infatti le regole e modalità non derogabili per le ripartizioni e la distribuzione dell’attivo (art. 91, Testo Unico Bancario). 


9. Cosa si sta facendo per i locali siti fuori Milano in cui svolgevano attività gli ex promotori finanziari?


Si è realizzata una “mappatura”dei dati disponibili ed è stato incaricato un Perito per i contatti con i proprietari. Molti uffici sono già stati riconsegnati. Eventuali informazioni in merito possono essere richieste direttamente all’Ing. Gianfranco Zaino (e-mail: info@gizaengineering.it).


10. Cosa devono fare i creditori dei conti “Recovery”?


Questa categoria di creditori ha ricevuto l’importo giacente sul conto corrente. Il residuo importo verrà iscritto nello stato passivo.